Consulenza
30 Lug 2014

Safety for Food: una banca dati mondiale per la sicurezza agroalimentare

Gli italiani superano la paura e le preoccupazioni per i problemi ambientali, per il terrorismo internazionale e per la sicurezza pubblica, ma non quella per la salute e la sicurezza alimentare, a cui si pone sempre più attenzione anche in vista dei cambiamenti previsti negli scenari futuri: crescita della popolazione mondiale, conseguente sviluppo delle produzioni per far fronte al fabbisogno degli alimenti, integrazione sempre più veloce dei mercati. 1- safety for food
Pertanto, cresce il bisogno di realizzare dei sistemi efficienti di controllo delle filiere produttive e ottenere una completa tracciabilità dei prodotti agroalimentari.
L’ambizioso progetto Safety For Food, presentato poche settimane fa al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, fa perno proprio su questa reale esigenza e risponde al tema di qualità e sicurezza alimentare con un’innovativa piattaforma tecnologica che ha come obiettivo primario la realizzazione di una “banca dati mondiale” dei prodotti agroalimentari, che consenta al comparto industriale, agli enti preposti e anche ai consumatori di ottenere una completa tracciabilità e rintracciabilità delle produzioni, secondo regole e standard internazionali in materia di sicurezza, qualità e origine degli alimenti.
Il progetto è a firma di Cisco Italia e Penelope Spa, in collaborazione con il Cnr e si articola in tre fasi: la prima prevede la consultazione delle parti per la messa a punto della complessa piattaforma e delle sue funzionalità in grado di governare, tracciare e gestire nel modo più efficace tutti i processi che devono garantire la salubrità di ciò che arriva in tavola.
La seconda fase comprende il coinvolgimento delle comunità scientifiche nazionali e internazionali sui social networks al fine di impostare un’azione per la sicurezza alimentare “preventiva”, basata sulla collaborazione e condivisione delle informazioni generate in ogni punto della filiera: dalla produzione, alla lavorazione, ai passaggi distributivi fino al punto vendita.
Infine, l’ultima fase è quella dell’integrazione con i sistemi di tracciabilità dei Paesi partecipanti all’Expo Milano 2015, i quali, se il piano avrà il successo sperato, dovrebbero ratificare la piattaforma e avviare la redazione della “Carta costituzionale dell’Agroalimentare”.
L’idea di integrare le migliori pratiche in tema di controllo della qualità degli alimenti (strumenti, parametri, metodologie di analisi etc.) con le più avanzate tecnologie di collaborazione (diagnostica, tracciabilità, connettività, comunicazione) per monitorare l’intero processo e creare una base di conoscenze comune accessibile a tutti gli attori della filiera è un reale esempio di ciò che può nascere dalla connessione e il coinvolgimento di persone, dati e processi per risolvere uno dei problemi più diffusi a livello mondale.

Di Ilaria Saccardi
Stage &Placement Senior Specialist