Formazione
14 Dic 2013

Figli felici. Vivono in contesti familiari dove i genitori sono realizzati professionalmente

Se fermiamo per strada un genitore e gli chiediamo cosa desidera per suo figlio, in molti risponderanno: “che sia felice”.

Ma cosa fanno i genitori per aiutare i figli a sentirsi un giorno realizzati a livello personale e lavorativo nella società?

Ebbene: la felicità si impara. Su questo assunto molti studiosi come Seligman (fondatore della Psicologia positiva) portano avanti tecniche e metodologie per insegnare ad essere felici soprattutto agli adulti affinché loro, all’interno del contesto “privilegiato” della famiglia diano un nuovo input alle generazioni future.

Secondo questi studi la felicità dei nostri figli passa dalla costruzione di un rapporto sereno ed equilibrato con loro. Ma cosa fare per costruirlo? Iniziando bene e lavorando in primis su noi stessi, cercando di trovare l’equilibrio fra aspirazioni professionali e attività lavorativa in modo da non riversare in famiglia frustrazioni e stress negativo.

Secondo un sondaggio condotto da alcuni ricercatori dell’Università del Nebraska, nel momento in cui un uomo si sente realizzato come padre avverte una sensazione di appagamento e completezza che migliora decisamente il rapporto con gli altri membri della famiglia portandolo così più facilmente ad ottenere ottimi risultati anche sul fronte carriera.

Su un campione di oltre 1000 uomini, il 77% ha affermato di voler essere un buon padre a prescindere dalla carriera. Un figlio è quindi diventato un valore aggiunto per gli uomini di questa generazione e oggi i padri che lavorano sono più soddisfatti e in equilibrio con i loro ruoli, forse anche più delle rispettive compagne. Inoltre secondo una delle autrici della ricerca, J.McQuillan, tali risultati tendono a dimostrare che i padri possono avere successo in entrambi i ruoli: quello di manager e quello di genitore

Avere una famiglia e dei figli felici oggi, nonostante la crisi e la precarietà del lavoro, non è un sogno, ma è ancora un obiettivo raggiungibile perché fa parte del nostro desiderio umano di realizzazione personale e la conciliazione con le aspettative professionali è ancora possibile.

di Beatrice Bettini