L’azienda, come qualsiasi sistema organizzativo, non è un ambiente asettico. È, piuttosto, il risultato di un equilibrio dinamico tra le dinamiche endogene e gli stimoli provenienti dall’ambiente esterno. È il modello di sistema organizzativo individuato da John A. Seiler
Questa logica si ripete, come un sistema di scatole cinesi, attraverso la gerarchia di sistemi che l’azienda racchiude in sé, fino ad analizzare anche le più piccole dinamiche che operano nella sua organizzazione.
Alla base del modello di Seiler dei sistemi organizzativi c’è il meccanismo di input-output: un processo che elabora gli stimoli e i fattori che vengono in contatto con l’organizzazione, per produrre i risultati. I fattori di input rappresentano anche vincoli che condizionano l’attività dell’organizzazione aziendale, mentre i fattori di output si possono identificare anche con le scelte della struttura nei confronti delle condizioni ambientali imposte. Come in un sistema che si autoalimenta, gli output filtrati dall’ambiente diventano feedback, continuando a fornire stimoli all’azienda.
Il modello di sistema organizzativo di Seiler è arricchito dal concetto di relazioni funzionali, vale a dire la selva di variabili che si relazionano tra di loro in modo multiplo. Questo “tutto dipende da tutto” costituisce una caratteristica della natura endogena dell’organizzazione aziendale, così come una caratteristica della natura dei rapporti intersistemici.
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