“Attività strutturate, non occasionali di natura iterativa, che ha per obiettivo il monitoraggi dei mercati di approvvigionamento. Offre elementi indispensabili alla definizione del rapporto di fornitura e influenza il mantenimento di relazione evolute con i fornitori.
Strumento di ricerca, analisi, confronto e valutazione di nuove fonti di approvvigionamento”.
Tutta l’attività rappresenta il “core” delle operazioni di acquisti, alla continua ricerca delle migliori fonti di approvvigionamento e della gestione ottimale delle stesse.
D’altronde, in una realtà globalizzata e ipercompetitiva, è impossibile prescindere da solide tecniche di ricerche, analisi, sviluppo e monitoraggio dei mercati di approvvigionamento, siano essi consolidati o potenziali, convinti che il tempo per l’improvvisazione sia ormai finito.
Il “fai da te” non ha più i vasti campi di applicazione che tradizionalmente gli sono stati riservati in passato, se non a patto di gravi conseguenze.
Il “modus operandi” radicato nelle consuetudini non è più adeguato perché non è sufficiente a raggiungere le necessarie performance alla crescita (e talvolta alla sopravvivenza delle aziende). Sono richiesti strumenti, tecniche e metodologie per operare con efficacia e professionalità nei mercati globali.
Non c’è più spazio per l’improvvisazione.
Il “Marketing degli acquisti individua l’insieme di attività il cui scopo è il permettere la massimizzazione del profitto della propria azienda, tramite il soddisfacimento delle necessità dei propri “clienti interni” e la corretta remunerazione dei fattori da approvvigionare e, conseguentemente, dei fornitori”.