Formazione
16 Apr 2015

Non manca la domanda di lavoro per i giovani, manca l’offerta qualificata

Se vogliamo guardare in faccia la realtà del complesso mondo del lavoro italiano, dobbiamo innanzitutto sfatare un falso mito: anche in questi anni difficilissimi per l’economia italiana non sta mancando la domanda di lavoro per i giovani laureati italiani. Sembra incredibile ma è così: manca invece l’offerta di nuove professioni che nelle aziende sono sempre più necessarie per fronteggiare un mercato agroalimentare sempre più globalizzato e competitivo. Il differenziale tra i ruoli richiesti ed i ruoli che il nostro sistema formativo è in grado di produrre si sta ampliando in modo vertiginoso. I dati di un recente studio pubblicato da ISFOL (Rapporto di monitoraggio del mercato del lavoro 2014 – ISFOL) confermano come si stia “aprendo la forbice” tra coloro che riescono a trovare occupazione dopo gli studi (sempre meno) e chi entra nella schiera dei senza lavoro (sempre di più) ad un anno dal termine del ciclo di apprendimento:

Di questa situazione ne fanno le spese innanzitutto i nostri ragazzi e ragazze che trovano sempre più difficoltà ad entrare nel mondo del lavoro, ricavandone frustrazione e demotivazione, ma anche le famiglie che si trovano a dover sostenere economicamente per lungo tempo (e senza prospettive di breve termine) i propri figli.

Si esce da questa situazione soltanto agendo sull’informazione e sulla formazione: conoscere le nuove professioni, integrare le proprie conoscenze universitarie con quelle di tipo pratico ed applicativo ed entrare in contatto diretto con il mondo del lavoro delle imprese attraverso degli stage di alta qualità. Imparare, ad esempio, a coniugare le tradizionali strategie Marketing con quelle che derivano dall’uso dei canali Internet e Web per i prodotti agroalimentari di qualità, è una risposta concreta ed efficace per poter  entrare rapidamente nel mondo del lavoro e poter iniziare una brillante carriera lavorativa. Di immobilismo e di indecisione se ne trovano ad ogni angolo d’Italia: le nuove generazioni devono invece essere un esempio di dinamismo, intraprendenza e voglia di cambiare. Chi lo farà verrà premiato.

 

Il Direttore, A. Parisi