Il Piano Operativo di Sicurezza, anche detto POS, è un documento che il datore di lavoro ha l’obbligo di redigere prima dell’apertura e dell’inizio dei lavori in un cantiere esterno. Questo piano rappresenta una concreta garanzia per la sicurezza e la tutela dei lavoratori, un tema molto dibattuto in Italia visto l’altissimo numero di morti bianche che purtroppo si ripetono ogni anno.
Questa relazione tecnica prevede, infatti, che il datore di lavoro definisca nel dettaglio tutta una serie di misure di prevenzione e protezione che devono essere adottate all’interno del cantiere in questione. L’obbligo per il datore deriva dal Testo Unico per la Sicurezza, altrimenti D.Lgs. 81/2008, mentre l’Allegato XV dello stesso definisce i contenuti minimi che devono essere presenti.
Per contenuti minimi si intendono i dati identificativi dell’impresa, chi svolge le mansioni di sicurezza nel cantiere, la descrizione delle attività che verranno svolte all’interno del cantiere, il numero di ponteggi e simili, la possibile presenza di sostanze nocive o pericolose, la valutazione del livello di rumore, le misure di sicurezza integrative rispetto al Piano di sicurezza e coordinamento.
In poche parole, potremmo dire che il Piano Operativo di Sicurezza rappresenta una valutazione precisa dei rischi e dei pericoli all’interno di uno specifico cantiere e prevede, di conseguenza, l’introduzione di tutta una serie di strumenti e mezzi che tutelino, a seconda della particolare situazione, la salute dei lavoratori.
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