Formazione
12 Dic 2013

Stage più efficaci per imparare un “mestiere”

 

 

 

 

 

 

 

 

NON È COSÌ IMPORTANTE ESSERE CONFERMATI NELL’AZIENDA DOVE SI È SVOLTO LO STAGE, È UN ALTRO IL VERO OBIETTIVO DEI TIROCINI..

Partiamo da alcuni dati numerici: in italia si attivano ca 300mila tirocini nelle imprese private che si trasformano in un contratto di lavoro nel 9,1% dei casi (rilevazione Unioncamere).

All’interno di questo numero si trovano indistintamente stage curriculari ed extracurriculari che hanno una natura ben diversa. In un prossimo articolo cercheremo di capire le differenze.

Ciò su cui vorrei porre l’attenzione è che, come evidenzia quel 9.1%, lo stage NON è uno strumento che serve per trovare lavoro ma un formidabile periodo per consolidare la propria professionalità ed imparare il “mestiere”

Come evidenzia quel 9.1%, lo stage NON è uno strumento che serve per trovare lavoro, è invece un ottimo strumento per imparare “un mestiere” poiché purtroppo sono molto poche le facoltà e le università dalle quali si esce senza questo bisogno.

Dovremmo quindi misurare quanti, di quei 300mila stage consentono di raggiungere il vero obiettivo, cioè imparare un mestiere, e poi su quelli determinare quante ragazze e ragazzi trovano un contratto di lavoro, per esempio, dopo 6 mesi.

Come ho scritto nel numero 1 di questo nostro magazine “si fa presto a dire stage”.

Uno stage selezionato, svolto presso un’azienda responsabilizzata nella gestione dello stagista, che lascia a chi lo svolge un bagaglio di esperienze e di conoscenze pratiche importante e misurabile è un ottimo stage, anche se poi non si trasformerà in un rapporto di lavoro.

Con un po’ di mestiere messo nella propria cassetta degli attrezzi sarà solo questione di poco tempo affinché si possa consolidare la propria professionalità in un vero rapporto di lavoro.

Quanti dei famosi 300mila stage hanno queste caratteristiche? Ahimè molto pochi e questo è il vero grande problema.

Uno stage efficace, attraverso cui si impara un mestiere, non è quindi un obbligo, tipo l’ormai desueto servizio di leva, necessariamente da assolvere, ma una grande opportunità di accendere il proprio motore professionale per poi, con le successive esperienze, scaricarne a terra tutti i cavalli e raggiungere gli obiettivi professionali e personali che ognuno si pone.

di Alessandro Parisi