La logica Lean prevede che il sistema tradizionale di programmazione della produzione basato sulla tecnica PUSH debba essere sostituito con la tecnica PULL
I sistemi di produzione tradizionali seguono la logica PUSH che prevede che i processi siano gestiti in anticipo rispetto al fabbisogno dei clienti: la produzione avviene prima del reale manifestarsi della domanda, utilizzando previsioni che, se non rispettate, generano scorte di materiali fermi lungo tutto il flusso produttivo. Nella logica Lean le scorte sono muda e perciò vanno ridotte drasticamente: si deve sostituire il precedente sistema di programmazione della produzione basato sulla tecnica PUSH con la tecnica PULL.
“Il termine PULL, in parole povere, significa che nessuno a monte dovrebbe produrre beni o servizi fino al momento in cui il cliente a valle non li richiede” (Womack, P. J., & Jones, D. T., 1997, Lean Thinking). Occorre far in modo che la produzione venga tirata dal mercato, anziché essere spinta dalla fase a monte a quella a valle, in modo tale da produrre solo ciò che è effettivamente richiesto dal mercato evitando lo spreco di risorse e l’accumulo di scorte. Secondo la logica PULL il ritmo della produzione (takt time) è dettato dai clienti, siano essi interni o esterni, e il fornitore produce e movimenta i materiali solo in seguito ad una richiesta di una fase a valle del processo produttivo (contrariamente alla logica PUSH che prevede la schedulazione delle attività da parte di un sistema di previsione centrale).
Per non avere scorte intermedie le diverse fasi di lavorazione dovrebbero essere perfettamente sincronizzate per permettere un flusso continuo. Nella realtà questo non è sempre possibile a causa di differenti tempi di lavorazione, di attrezzaggio, di spostamento e del lead time, perciò è necessario disaccoppiare le diverse fasi del processo attraverso l’utilizzo di supermarket e della politica pull-kanban (ossia il ripristino dalla fase a monte a fronte di un consumo registrato a valle).
